Che cos’è la mediazione familiare?

La mediazione familiare è uno strumento utile al raggiungimento di un accordo di separazione o di divorzio frutto della collaborazione delle parti e soddisfacente per gli interessi delle persone coinvolte nel conflitto, soprattutto dei figli minori. Può essere avviata prima o anche dopo essersi rivolti al Tribunale e/o ai propri avvocati; può altresì, essere intrapresa quando vi siano difficoltà nel mettere in atto gli accordi di separazione e di divorzio già adottati.
La mediazione familiare è volontaria, può essere sospesa o interrotta in qualsiasi momento sia dalle parti che dal mediatore, e comporta la presenza di entrambe le parti e di un terzo imparziale, scelto dalle stesse: il mediatore familiare.

Il mediatore familiare è un professionista qualificato, facilitatore della comunicazione tra le parti, garante dell’equilibrio e della riservatezza della discussione.
Il mediatore familiare si propone di aiutare le parti: a delimitare l’oggetto del conflitto, a trovare un accordo soddisfacente senza vincitori né perdenti, a mantenere il ruolo di genitori nell’interesse superiore dei figli minori.

La mediazione familiare è un percorso di breve durata, si articola in una serie di incontri da un minimo di 8 a un massimo di 12.

Le coppie che affrontano l’esperienza traumatica della separazione (legale o di fatto) e del divorzio per i motivi più disparati, si trovano nella condizione di dover riorganizzare le relazioni famigliari proprio nel momento in cui i sentimenti di frustrazione, rabbia e disillusione potrebbero prevalere.

 

Il Mediatore familiare affianca le coppie in questa difficile fase di transizione familiare, accompagnandole nella riattivazione di risorse personali e comuni “annullate” dal conflitto In questo modo le due persone potranno avere maggiori energie da destinare all’elaborazione costruttiva di un nuovo progetto individuale e/o genitoriale.